ISTITUZIONE DELL’OSSERVATORIO CLIMA E SALUTE 

Il 20 settembre 2024, presso la sede nazionale di Legambiente APS – RETE ASSOCIATIVA – ETS, è stato ufficialmente istituito l’Osservatorio Clima e Salute, un’iniziativa sviluppata nell’ambito del progetto europeo Life+ A_GreeNet. Tale Osservatorio si propone di studiare e monitorare gli effetti e le trasformazioni indotti dalle ondate di calore sulle comunità residenti nei comuni costieri del Medio Adriatico. Ne fanno parte Nicola Corona, Gabriele Nanni, Mirko Laurenti, Silvia Visca ed Eleonora Angeloni.

Il primo Rapporto dell’Osservatorio Clima e Salute, previsto per la metà di ottobre, si prefigge di esaminare l’impatto delle temperature elevate sulla salute umana. Le indagini contenute in questo Rapporto si riferiscono alle ondate di calore che hanno colpito le popolazioni costiere del Medio Adriatico durante l’estate del 2023. 

L’approccio seguito nel Rapporto, adottato dall’Osservatorio Clima e Salute, è di carattere epidemiologico, il quale analizza l’influenza delle temperature eccessive sulla salute delle persone, in particolare sulla mortalità. L’incremento delle temperature osservato negli ultimi due decenni rappresenta un chiaro indicatore dei rischi a cui sono esposte le popolazioni, in particolare gli anziani, in relazione ai cambiamenti climatici. Ciò si traduce in un sensibile aumento della mortalità durante i periodi di caldo estremo, specialmente nelle aree urbane. Le temperature medie nelle città, come attestato dai dati di Berkeley Earth a partire dal 1960, sono costantemente in crescita, in particolare nelle zone urbane del bacino del Mediterraneo. 

Le aree urbane, inoltre, amplificano il fenomeno delle temperature elevate a causa dell’effetto “isola di calore”. L’impiego di superfici impermeabili e poco riflettenti, caratterizzate da un basso albedo, ha profondamente alterato il microclima urbano, determinando in molti quartieri un divario termico medio di 4°C rispetto alle zone rurali e naturali. L’intensificarsi dell’urbanizzazione, unito alla presenza massiccia di veicoli e inquinanti, nonché di impianti energetici, contribuisce a trattenere il calore per periodi più prolungati, ostacolando il naturale flusso del vento, specialmente nelle grandi città. 

Il successivo studio dell’Osservatorio, atteso per marzo 2025, si focalizzerà sulla percezione che cittadini e cittadine hanno riguardo agli effetti che le ondate di calore possono esercitare sulla salute umana. L’intento è quello di condurre tali analisi su base annuale, assicurando così un monitoraggio costante su un fenomeno che merita particolare attenzione, a causa delle rilevanti ripercussioni che esso comporta sulla vita delle persone. 

Categorie:

Tags: