Un recente studio pubblicato su Nature Sustainability afferma che se le temperature entro la fine del secolo raggiungeranno un aumento di 2,7°C, circa tre miliardi di persone si troveranno fuori dalla “nicchia climatica umana”, ossia dove esistono le condizioni per sopravvivere, col rischio di non riuscire a lavorare, muoversi e vivere a causa dell’aumento eccessivo delle temperature.
Nella ricerca i costi del cambiamento climatico vengono espressi in termini di numero di persone lasciate al di fuori della “nicchia climatica umana”, definita come la distribuzione della densità relativa della popolazione umana rispetto alla temperatura media annuale. Lo studio dimostra come il cambiamento climatico in atto ha già messo circa il 9% delle persone (ossia oltre 600 milioni) al di fuori di questa nicchia. Qualora l’aumento medio della temperatura venisse mantenuto entro gli 1,5 °C, la popolazione esposta diminuirebbe di cinque volte. Viene inoltre sottolineato come le persone che subiranno di più gli effetti e gli impatti della perdita della nicchia climatica sono coloro che vivono in Paesi dove le emissioni oggi sono circa la metà della media globale. Questi risultati evidenziano la necessità di un’azione politica più decisa per limitare i costi umani e le disuguaglianze del cambiamento climatico.