La tredicesima Giornata di Studio dell’INU ha come titolo “Oltre il futuro: emergenze, rischi, sfide, transizioni, opportunità” e si svolgerà il 16 dicembre 2022. La sessione plenaria si svolgerà in modalità blended, nell’aula Magna del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli a Palazzo Gravina, mentre le altre sessioni si svolgeranno online.
Nell’ambito dell’evento verrà presentato il progetto Life + A_GreeNet.
L’emergenza da Covid-19, seppur con modalità e misure diverse, sta cambiando abitudini e fruizione dei luoghi e delle città a livello globale. In molte città gli spazi pubblici sono diventati completamente vuoti per mesi e nuovi paesaggi urbani hanno sostituito i precedenti, trasformando il privato in pubblico. La loro riapertura è avvenuta dopo mesi di chiusura, consentendo nuovamente interazioni sociali “dal vivo”, pur nel rispetto della distanza fisica, confermando l’importanza per tutte le persone di questi luoghi.
Allo stesso tempo, nei territori contemporanei sta accadendo sempre più spesso che diversi tipi di crisi si verificano simultaneamente, rendendo complessa la risoluzione di condizioni urbane difficili poiché i diversi rischi si sovrappongono, coinvolgendo questioni sociali, economiche, ambientali, sanitarie e di vivibilità.
La Giornata di Studio dell’Inu intende affrontare i temi appena esposti cogliendone non solo emergenze, rischi, sfide, transizioni, ma anche, in una visione prospettica – oltre il futuro appunto -, le opportunità.
Per discutere di queste tematiche, la Giornata di Studio organizza sessioni parallele, sessioni speciali, tavole rotonde, una mostra poster e una sessione plenaria con keynote speakers internazionali ed una tavola rotonda finale con esperti INU.
I responsabili scientifici sono Francesco Domenico Moccia e Marichela Sepe. Sono previste 16 sessioni parallele, sessioni speciali, tavole rotonde e una mostra di poster. I keynote speakers saranno: Janet Askew, President of ECTP-CEU; Simin Davoudi, Professor of Town Planning, Newcastle University; Gert De Roo, Head of the Department of Spatial Planning and Environment, University of Groningen.