Il recente Rapporto CittàClima di Legambiente ha evidenziato un aumento significativo degli eventi climatici estremi in Italia, con gravi conseguenze per il territorio e le comunità. Dal 2010 al 2023, l’Osservatorio CittàClima ha registrato 684 allagamenti, 166 esondazioni fluviali e 86 frane causate da piogge intense. Questi eventi rappresentano quasi il 50% delle emergenze registrate nel periodo e sottolineano l’urgenza di rivedere la gestione del territorio per mitigare i rischi idrogeologici.

Il rapporto critica la logica della “messa in sicurezza” tramite opere strutturali, come l’innalzamento degli argini, che spesso si rivelano insufficienti di fronte all’intensificarsi dei fenomeni climatici. Al contrario, Legambiente propone una strategia di adattamento che includa la rinaturalizzazione delle aree alluvionali e la desigillatura dei suoli impermeabilizzati. Inoltre, il rapporto sottolinea la necessità di approvare il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e di fermare il consumo di suolo, aspetti cruciali per affrontare le sfide future.

L’associazione richiama l’attenzione sul bisogno di una governance territoriale più efficace, capace di integrare la conoscenza, la pianificazione e il controllo, per prevenire i danni e proteggere le comunità locali.

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