Secondo il Report “Climate Change 2022”
dell’IPCC, la regione Mediterranea si è riscaldata e continuerà a riscaldarsi
maggiormente della media globale.
I rischi associati al cambiamento climatico previsto sono particolarmente elevati per le persone e gli ecosistemi nel bacino del Mediterraneo a causa della combinazione di vari fattori, tra cui:
● una popolazione urbana numerosa e in crescita, esposta alle
ondate di calore, con accesso limitato all’aria condizionata;
● un numero elevato e crescente di persone che vivono in
insediamenti colpiti dall’innalzamento del livello del mare;
● grave e crescente carenza idrica, già sperimentata oggi da
paesi del Nord Africa e del Medio Oriente;
● crescente domanda di acqua da parte dell’agricoltura per
l’irrigazione;
● elevata dipendenza economica dal turismo, che rischia di
risentire dell’aumento del caldo ma anche delle conseguenze delle politiche internazionali
di riduzione delle emissioni sui viaggi aerei e da crociera;
● perdita di ecosistemi marini, ecosistemi nelle zone umide, nei fiumi e anche nelle zone montane, molti dei quali sono già messi in pericolo da pratiche non sostenibili (es. pesca eccessiva, cambiamento dell’uso del suolo).